Asia

La famiglia, il mio primo diritto. Firma la petizione online!

“La famiglia, il mio primo diritto” è la campagna lanciata dalla rete di 139 organizzazioni della South Asian Alliance of Grassroots Non-Governative Organizations (SAAGN) per i diritti dei bambini, sostenuta attivamente da ISCOS.
Attraverso la campagna SAAGN chiede ai Governi, alle organizzazioni internazionali ed alla società civile di sostenere e rafforzare la famiglia, perché siano garantiti i diritti fondamentali dei bambini. Questo significa l’effettiva applicazione delle leggi esistenti, la realizzazione di programmi a favore delle famiglie, la promozione di pratiche per migliorare il ruolo genitoriale e la soluzione dei problemi, nonché strumenti di assistenza finanziaria ed economica dove necessario. Un appello a tutelare i diritti dei bambini ad avere una famiglia e il diritto della famiglia di essere sostenuta a svolgere al meglio il proprio compito, per la tutela dei diritti dei bambini.
Firma subito anche tu la petizione!

Workshop Internazionale: Capire il Lavoro in Cina

In occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori, Iscos in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Pechino ha organizzato la conferenza “Understanding Chinese Labour”. L’evento, che ha visto la partecipazione di accademici, ricercatori e attivisti di primo piano, ha cercato di offrire dei punti di vista che vadano oltre i soliti luoghi comuni sulle questioni del lavoro in Cina. In particolare, i vari relatori si sono soffermati su temi d’estrema attualità quali il legame tra migrazioni e politiche della terra, la consapevolezza dei diritti tra i migranti, il ruolo dei nuovi media nel promuovere l’attivismo operaio, la contrattazione collettiva, la discriminazione di genere e le problematiche della società civile.

Sostentamento e sicurezza alimentare nel distretto di Nowshera (KP), Pakistan

Le alluvioni monsoniche del 2010 sono state le più violente degli ultimi decenni. Secondo stime del Governo del Pakistan, più di 18 milioni di persone e circa un quinto dell’intero territorio nazionale sono stati danneggiati dalle inondazioni. Le piogge monsoniche hanno provocato lo straripamento di fiumi come l’Indo e di altri corsi d’acqua – prima …

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Made in China 2012

Per la crescente importanza della realtà cinese nell’economia globale e le relative conseguenze per lavoro e diritti, ISCOS, in collaborazione con il blog Cineresie.info, si è fatto promotore di China/News, una newsletter mensile focalizzata sugli aspetti sindacali, sociali, economici e giuridici della situazione lavorativa in Cina. Made in China è uno speciale annuale che nasce da quest’esperienza con l’obiettivo di facilitare ulteriormente la diffusione in ambito sindacale delle informazioni su una realtà complessa come quella cinese.
Gli ISCOS regionali di Emilia-Romagna, Piemonte, Sicilia e Toscana hanno finanziato questa iniziativa promuovendola anche a livello locale. Questo nella consapevolezza che in un mondo sempre più globalizzato è importante conoscere e comprendere le dinamiche internazionali al fine di difendere in maniera più efficace i diritti dei lavoratori a livello sia locale che globale.

Demolitori Navali in India

Il reportage di maggio 2012, racconta il lavoro degli operai dei cantieri navali di demolizione in India. Si tratta di uno dei luoghi di lavoro più pericolosi al mondo, se non il più rischioso. I 70.000 operai lavorano con turni estenuanti, in una situazione di estremo rischio per la loro salute e per l’ambiente, esposti alle polveri e ai residui dell’opera di smantellamento delle navi, che troppo di frequente causa incidenti anche gravi. Iscos sta progettando, insieme ai Sindacati Indiani, un’azione per intervenire a sostegno dei lavoratori, aiutarli a rivendicare i loro diritti e rendere più umano il lavoro che svolgono.

Libertà sindacale in Birmania

Sintesi del nuovo documento di approfondimento disponibile online In Birmania non esiste nessuna libertà sindacale. Pur avendo ratificato la Convenzione 87 sulla libertà sindacale nel 1955, il governo infatti ha proseguito nella violazione della Convenzione, venendo meno ai suoi obblighi di adempimento. L’unico sindacato presente, FTUB (Federation of Trade Unions of Burma), è stato messo …

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Sviluppi in materia di lavoro forzato

I risultati elettoraIi del 7 novembre e la Costituzione del 2008, redatta unilateralmente dalla giunta, garantiscono di fatto al regime un’amnistia in relazione alle violazione dei diritti umani e ai crimini di guerra. L’assenza di uno stato di diritto avallerà, nella pratica, le violazioni delle Convenzioni ILO sul lavoro forzato e sulla libertà di associazione, minando la possibilità di sradicare il lavoro forzato ed eliminare tutte le altre violazioni dei diritti umani. Sintesi della nota della CISL presentata al Gruppo Lavoratori del Consiglio di Amministrazione ILO, novembre 2010.

Adotta un'attivista sindacale clandestino in Birmania!

La CISL ha appreso con gioia ed emozione la recente liberazione di Aung San Suu Kyi. Il Premio Nobel per la Pace ci rivolge un ulteriore appello, che la Cisl ha già raccolto, a mantenere alta l’attenzione e l’impegno verso il suo popolo perché in Birmania, purtroppo, non è stata ancora raggiunta la vera democrazia, il pieno rispetto dei diritti umani e del lavoro. Infatti, con le recenti elezioni, la giunta militare si è garantita il totale controllo del paese per il prossimo futuro e ciò impedirà ogni libertà e garantirà, invece, la loro impunità sulla violazione dei diritti umani e sull’utilizzo del lavoro forzato.
“Adottiamo un sindacalista o una sindacalista birmana”
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