L’economia del Mozambico, indipendente dal Portogallo dal 1975 e attraversato da una guerra civile fino al 1992, ha conosciuto un crescita costante, tra le più alte dei Paesi africani, stimolata anche dallo sfruttamento delle risorse minerarie e dagli investimenti nei settori turismo, trasporti e costruzioni. Numerose sono le imprese estere che investono nel Paese, che si è aperto all’economia di mercato mentre è alle prese con le sfide della democrazia multipartitica e della decentralizzazione amministrativa.
Già dal 2007 ISCOS collabora con la Commissione Consultiva del lavoro (CCT) per accompagnare la realizzazione, anche a livello provinciale, di un costruttivo dialogo sociale tra governo, sindacati ed imprenditori sui temi dello sviluppo economico e del lavoro. In questo contesto, nel 2013 si è avviata una nuova e più intensa collaborazione tra partner italiani (Iscos, Iscos Emilia-Romagna, Nexus Emilia-Romagna) e mozambicani (Ministero del Lavoro, CCT; sindacati: OTM e COSNLIMO; rappresentati dei datori di lavoro CTA) per rendere i Forum di concertazione sociale tripartita veramente operativi e capaci di affrontare i cambiamenti sociali ed economici legati alla crescita ed allo sviluppo, come espressione di un’attitudine positiva al dialogo sociale.
Una delle maggiori sfide affrontate dalle istituzioni del dialogo sociale come la Commissione Consultiva del Lavoro (CCT) è la mancanza di capacità di negoziazione o abilità, il che significava che le deliberazioni non sono bilanciate e generalmente negative. Inoltre, vi è un meccanismo appropriato di coordinamento tra CCT e le istituzioni provinciali di dialogo sociale. Il terzo problema è legato alla preoccupazione espressa che la costituzione di CCT potrebbe escludere altri gruppi sociali, il cui coinvolgimento potrebbe invece avere una ricaduta positiva sullo sviluppo di politiche sociali ed economiche.
Nei quasi 4 anni di progetto (2013-2017) il progetto Saber para Participar, co-finanziato dall’Unione Europea, vuole sostenere la CCT nell’opera di decentralizzazione, rafforzando con formazioni e attrezzature, i forum provinciali; rafforzare il ruolo delle donne, tutelando i diritti nei luoghi di lavoro e nelle organizzazioni sindacali; migliorare le condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto nelle imprese dove questo e’ messo maggiormente a rischio; sostenere i partner nello sforzo di comunicare ed informare i temi dell’agenda dello sviluppo e dei diritti dei lavoratori.
Le attività previste sono:
- Seminari regionali sul Dialogo Sociale Le province possono beneficiare delle situazioni/risorse dalla/e provincia/e che hanno più esperienza;
- Formazione sulla prevenzione dei conflitti e dialogo sociale a tutti i livelli: nazionale, provinciale e distretti;
- 5 studi su: miglioramento delle condizioni di lavoro, salari, salari minimi, impatto della legislazione del lavoro: impiego imprese,
- Formazione sul ruolo della donna in ambito lavorativo e presa di decisioni
- Formazione sulla legge del lavoro
- Ricerca sul Dialogo sociale e responsabilità sociale delle e nelle imprese locali e straniere nella provincia di Tete
- Giornate sul Dialogo sociale in Sud Africa e Swaziland
- Formazione nelle imprese sulle condizioni di lavoro (salute e sicurezza)
- Sito web multilingue (Portoghese e Inglese)
- Emissioni divulgative (Radio e TV) sul dialogo sociale
- Pubblicazione e diffusione legislazione del lavoro e codice di condotta (2.000 copie) in portoghese
- Pubblicazione libro (1.000 copie) italiano e portoghese