Attacchi alle ONG europee, appello per una società civile forte e indipendente

ISCOS si unisce a più di 350 organizzazioni di 31 Paesi, oltre ad associazioni europee e internazionali, che hanno già firmato la dichiarazione

Le organizzazioni della società civile europea (OSC) stanno attualmente affrontando un attacco senza precedenti da parte di alcuni membri del Parlamento europeo. L’attacco, guidato da alcuni eurodeputati del Partito Popolare Europeo (PPE) e dai gruppi di estrema destra, è alimentato dalla disinformazione. Utilizza argomentazioni fuorvianti per fabbricare artificialmente uno scandalo ed è amplificato da articoli di stampa poco informati. In un momento in cui i valori democratici vengono erosi in tutta l’UE e negli Stati membri, e gli attori civici che difendono questi valori sono sempre più sotto attacco, questa nuova offensiva contro il finanziamento delle OSC e la loro legittimità nel processo democratico rischia non solo di ridurre ulteriormente gli spazi civici europei, ma di indebolire la democrazia nel suo complesso.

Il 22 gennaio 2025, alcuni eurodeputati hanno promosso un dibattito mirato in plenaria al Parlamento europeo sul finanziamento pubblico delle ONG, concentrandosi sulle organizzazioni ambientaliste che ricevono sovvenzioni operative nell’ambito del programma LIFE. Il dibattito ha sollevato dubbi sulla legittimità delle OSC di ricevere tali sovvenzioni dalla Commissione europea per svolgere le loro missioni. Molti eurodeputati si sono espressi a favore del diritto delle organizzazioni dei cittadini di partecipare al processo democratico. Tuttavia, alcuni deputati hanno utilizzato argomentazioni errate, sostenendo che le organizzazioni ambientaliste fossero state pagate dalla Commissione per fare lobbying presso il Parlamento europeo per suo conto.

Questa falsa narrazione unisce gli oppositori del Green Deal europeo e i sostenitori delle teorie del complotto. Alcuni eurodeputati hanno parlato erroneamente di cifre immaginarie di miliardi di euro destinati alle OSC. Sono state avanzate false affermazioni secondo cui le OSC non utilizzerebbero correttamente il Registro della Trasparenza, nonostante le misure di trasparenza dell’UE siano state introdotte grazie alle campagne della società civile, che è stata tra le prime ad adottarle.

L’obiettivo degli attacchi attuali è il programma LIFE dell’UE, il principale strumento di finanziamento per la conservazione della natura e l’azione climatica, che ha un bilancio totale di circa 700 milioni di euro all’anno. Nell’ambito di questo programma, la Commissione europea assegna annualmente 15,6 milioni di euro a diverse ONG ambientaliste, in conformità con le disposizioni approvate dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’UE, attraverso una procedura competitiva e trasparente. Il sostegno della società civile è essenziale per fornire raccomandazioni basate su dati scientifici ed evidenze ai responsabili politici su questioni di grande rilevanza per i cittadini.

Questi fondi sono già drasticamente insufficienti per perseguire gli obiettivi previsti: garantire un livello di equità, aiutare i responsabili politici ad accedere a informazioni, evidenze basate sui fatti e migliori pratiche sul campo; e ascoltare le esigenze e le aspettative dei cittadini in materia di salute e benessere, inclusione sociale ed equità, diritti e giustizia, promozione dello stato di diritto, lotta alla corruzione e tutela dell’ambiente per le generazioni presenti e future. Milioni di cittadini sostengono questi contributi alle politiche dell’UE attraverso le loro organizzazioni nazionali, locali e di base, il volontariato e l’impegno comunitario, l’erogazione di servizi e l’accesso ai diritti per le persone più vulnerabili ed emarginate.

Per una società civile forte, lo sviluppo di un quadro per il dialogo civile basato sull’Articolo 11 del Trattato sull’Unione Europea (TUE) è una priorità per questo mandato quinquennale delle istituzioni dell’UE. Garantire risorse adeguate alle organizzazioni della società civile affinché possano partecipare a questo dialogo, coinvolgendo le loro comunità in tutta Europa, è cruciale. Nell’UE, come in qualsiasi democrazia, il finanziamento pubblico è necessario per sostenere il lavoro delle organizzazioni della società civile la cui missione e i cui obiettivi rafforzano i valori sanciti nei trattati e nella Carta dei diritti fondamentali.

È una caratteristica dei regimi autoritari ritenere che le istituzioni non abbiano bisogno di corpi intermedi e che i cittadini siano rappresentati unicamente dai leader che eleggono. Il dibattito in corso riflette chiaramente il conflitto tra i valori europei e le prospettive autocratiche.

Chiediamo a tutte le forze democratiche di opporsi alle false narrazioni e alla disinformazione sul ruolo delle organizzazioni della società civile, di proteggere il nostro ruolo unico nella democrazia europea e di sostenere il finanziamento pubblico per la società civile.

La partecipazione civica è un pilastro essenziale dei nostri valori europei condivisi. Chiediamo ai decisori politici di garantire un quadro giuridico solido in cui la società civile e le organizzazioni dei cittadini possano prosperare e svolgere il loro ruolo nell’interazione con i responsabili politici, affinché il processo decisionale sia pienamente informato. La democrazia è il diritto dei cittadini di essere collettivamente ascoltati per costruire una società inclusiva e un futuro europeo condiviso, e le OSC indipendenti adeguatamente finanziate sono uno strumento fondamentale per questo obiettivo.

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