di Giuseppe Iuliano, Responsabile Cisl Politiche Internazionali
Si è appena concluso il 14° Congresso CUT – Brasile, Central Unica dos Trabalhadores, il più grande sindacato di tutta l’America Latina.
Confermato il metalmeccanico Sergio Nobre nel ruolo di Presidente della Confederazione.
Al Congresso c’è stata una grandissima presenza di delegati stranieri (oltre 150) in un clima di soddisfazione per il contesto politico brasiliano recuperato sul terreno della democrazia, grazie al ritorno di Lula alla Presidenza della Repubblica, oggi alla guida di un governo che affronta le sfide economiche interne ma si presenta anche sullo scenario internazionale con grandi ambizioni, preparandosi alla guida del G20 nel 2024. Ma il contesto del 14° Congresso, a quaranta anni esatti dalla fondazione della CUT, è stato anche fortemente condizionato dalle situazioni di crisi internazionale, i conflitti in corso ai confini dell’Europa e in Medio Oriente, che hanno avuto grande eco nei lavori congressuali.
C’è una evoluzione della situazione geopolitica mondiale e del dibattito internazionale da cui non si può sfuggire: il quadro si fa sempre più complesso perché si sta generando un vero e proprio nuovo “bipolarismo”, tra l’Occidente (che si ritrova nel G7) e i paesi BRICS (Brasile, Russia, Cina , India, Sudafrica, più gli Stati che stanno per integrarsi nel gruppo a partire dal prossimo anno)… E tutto questo quadro si riflette anche nella galassia dei movimenti sindacali che vanno posizionandosi. Sono stati presenti a São Paulo, e senza sorpresa, anche delegati cinesi, iraniani, ma soprattutto i delegati russi, sia della KTR, piccola Organizzazione affiliata all’ITUC, sia della FNPR attualmente sospesa dalla Confederazione Internazionale di Bruxelles. È stato presente ed è intervenuto il nuovo Segretario Generale ITUC Luc Triangle, nella sua prima uscita pubblica. Il Presidente Lula, in convalescenza dopo un intervento chirurgico all’anca, ha inviato un messaggio per salutare i delegati presenti al Congresso e la numerosa delegazione estera.
Come delegato Cisl sono stato invitato a prendere la parola dalla tribuna del Congresso: ho ricordato come la Cisl fu la prima organizzazione a riconoscere la CUT quaranta anni fa, ho ricordato le figure di Alberto Tridente e Luigi Cal, che non sono più fra noi ma ebbero un ruolo straordinario, insieme a tanti dirigenti Cisl, nei primi anni dell’affermazione del nuovo sindacalismo indipendente brasiliano, che avrebbe superato le esperienze corporative e tracciato la strada di un sindacalismo autonomo anche per molte altre organizzazioni in America. E avrebbe poi visto il suo fondatore Luis Inacio Da Silva “Lula” diventare Presidente della Repubblica. Ho ricordato oltre trenta anni di cooperazione tra Cisl e CUT, fra le pagine più belle della storia della cooperazione sindacale internazionale (con le scuole di formazione di Cajamar, 7 Otubre a Belo Horizonte, etc.) e soprattutto la condivisione di idee, battaglie e strategie negli scenari sindacali internazionali, che ci auguriamo possa continuare nell’attuale delicatissima congiuntura in un contesto mondiale radicalmente cambiato.