Dallo scorso settembre, Iscos è impegnato in El Salvador con il progetto Lempa Vivo, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics). Le attività si concentrano nel bacino medio-alto del corridoio idrico del fiume Lempa, in particolare nelle zone umide del complesso delle lagune di Guija, Cerrón Grande.
Insieme al Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali (MARN) stiamo promuovendo un intervento di conservazione, ripristino e uso sostenibile dei servizi ecosistemici generati da quattro importanti zone umide che si trovano nel bacino medio-alto del corridoio idrico di il Rio Lempa. L’intervento si articola su tre direttrici: miglioramento dei servizi ecosistemici; rafforzamento della governance ambientale e rafforzamento della funzionalità istituzionale del MARN.
Diversi attori stanno partecipando attivamente alla implementazione del Progetto Lempa Vivo, considerandolo strategico per l’ampio territorio di intervento e per le attività specifiche che intende sviluppare: l’Università di El Salvador (UES); l’Associazione Nazionale degli Acquedotti e dei sistemi fognari (ANDA); l’Università Luterana di El Salvador; l’Università Monseñor Romero; il Fondo per gli Investimenti Ambientali di El Salvador (FIAES); vigili del fuoco; le Unità Ambientali Municipali, FUNDESYRAM (Ong esperta in agroecologia).
“Tutte le azioni che si possono realizzare per recuperare il bacino del fiume Lempa sono importanti e in questo senso il progetto Lempa Vivo significa azioni concrete, di accompagnamento per la sostenibilità delle risorse naturali di questo bacino”, sostiene Miguel Ángel Hernández Martínez, coordinatore della Facoltà di Ingegneria Geologica, dell’Università di El Salvador (UES). “C‘è bisogno di molto lavoro per intervenire positivamente nel recupero delle risorse naturali, e in questo senso Iscos è da alcuni anni un grande partner di sviluppo nelle questioni ambientali”, aggiunge Martínez, che conclude: “Ovviamente questo non sarebbe possibile senza un team tecnico ed esecutivo altamente preparato e soprattutto responsabilizzati sui temi ambientali e agroecologici che formano, insieme a istituzioni come ANDA, MARN, UES e organizzazioni locali, una grande squadra di lavoro per il recupero, la gestione e la sostenibilità delle risorse naturali del fiume più importante di El Salvador”.
Le attività già realizzate
Ad oggi sono sono stati attivati quattro vivai – uno per ogni zona umida – nelle Aree Naturali Protette, con i quali il progetto mira a produrre più di 50.000 piante con il supporto del MARN. Brigate ambientaliste, imprese private, il FIAES hanno partecipato alle campagne di rimboschimento effettuate con i leader della comunità.
L’analisi sulla qualità dell’acqua delle zone umide consentirà al MARN di determinare come possono essere conservate le caratteristiche naturali del sito, come la flora e la fauna, i benefici ambientali e paesaggistici che questi specchi d’acqua rappresentano. Si è completato il primo ciclo di campionamento della qualità dell’acqua nelle quattro zone umide, con i tecnici del Laboratorio di ricerca precoce e limnologica – studio delle acque continentali – dell’ANDA, con l’accompagnamento dei tecnici della centrale idroelettrica del fiume Lempa – CEL e delle Guardie Forestali del MARN.
Il progetto Lempa Vivo prevede anche una serie di azioni legate al rafforzamento dei processi di governance, tra cui processi di formazione sui temi della legislazione ambientale sia per i responsabili sia per il personale tecnico del MARN.
“I Comitati Locali Ramsar hanno bisogno del supporto e dell’accompagnamento del MARN per rafforzare i processi di governance e attivare il Comitato Ramsar a livello Nazionale, che Iscos sta cercando di riattivare da diversi anni” ha commentato Francisco Saldaña, presidente del Comitato Locale Ramsar delle Zone Umide del Complesso della Laguna di Guija.
Inoltre saranno incentivati gli scambi di esperienze tra le quattro zone umide, così da conoscere le condizioni ambientali e i meccanismi di lavoro che possono essere replicati nei diversi territori. Il primo scambio è stato quello tra i leader della zona umida di Guija e quelli della zona umida del Cerrón Grande. L’incontro ha permesso di conoscere il modo di operare dei rispettivi Comitati Locali Ramsar, veri e propri spazi di concertazione costituiti da istituzioni e organizzazioni che operano nei diversi territori. Durante queste attività di scambio si è visitata una delle aree naturali protette in cui il progetto ha avviato gli sforzi di rimboschimento ovvero la “Isla de los Pajaros” dove proliferano due specie invasive molto dannose come una specie esogena di cormorano e la ninfea d’acqua.
“Questa esperienza è stata molto arricchente. I sistemi idrici a Suchitoto hanno una buona struttura organizzativa, e il servizio di acqua potabile è un servizio di qualità. Invece a Metapán (Humedal Guija) i sistemi idrici hanno proprietari privati, c’è un indebolimento della leadership rispetto al Cerrón Grande. Abbiamo anche il grande problema della laguna di Metapán: in passato è stato un bellissimo lago di 5.7 metri di profondità, ora ridotta a 1,3, è praticamente estinto. Speriamo che il Progetto Lempa Vivo ci rafforzi molto da questo punto di vista”, racconta Nahún González, tecnico della Unità Ambientale di Metapán, Zona umida del complesso lagunare di Guija.
A breve il Progetto Lempa Vivo si attiverà anche per la parte agroecologica attraverso la promozione di 120 Unità di Produzione Famigliare. Si stanno predisponendo la raccolta di informazioni scientifiche per l’elaborazione di un Atlas di Specie Volatili, la realizzazione di campagne di pulizia dei corsi dei fiumi, l’organizzazione e il rafforzamento delle Brigate Anti-incendio.