Nel mese dedicato alle donne, Iscos ha preso parte a diverse iniziative volte a raccontare i diritti delle donne nel mondo. Tra le occasioni di confronto, il seminario “Donne, lavoro e pace nel Corno d’Africa”, svoltosi a Bologna il 14 marzo. L’evento è stato un’occasione di riflessione sulle sfide e le opportunità per le donne eritree, etiopi e somale nel mondo del lavoro. Si è discusso di tematiche di genere, delle disparità tra uomini e donne nei luoghi di lavoro e delle opportunità derivanti dalla ratifica della Convenzione ILO 190 da parte dei Governi dei territori interessati.
In contesti in cui le molestie sessuali nel posto di lavoro sono considerate ancora “normali”, i delegati del Corno d’Africa hanno rimarcato l’importanza della ratifica della Convenzione ILO 190, al momento avvenuta solo in pochi stati africani, come Somalia e Lesotho.
La Convenzione n. 190 dell’ILO (International Labour Organization) è la prima norma internazionale per prevenire e contrastare la violenza e le molestie nel mondo del lavoro. La Convenzione definisce a livello internazionale la violenza e le molestie legate al lavoro come “un insieme di pratiche e di comportamenti inaccettabili” che “si prefiggano, causino o possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico”. La definizione si estende a tutti i lavoratori e le lavoratrici, includendo tirocinanti e apprendisti/e, gli individui che svolgono il ruolo o l’attività di imprenditore o imprenditrice, nel settore pubblico e privato, in imprese nel settore formale e informale, e in zone rurali e urbane.
Presente al seminario anche Gianni Rosas, Direttore dell’Ufficio ILO per l’’Italia e San Marino, il quale ha sottolineato che le molestie nel mondo del lavoro trattate come “salute e sicurezza sul lavoro” hanno una valenza diversa, perché ne è direttamente responsabile il datore di lavoro. Se invece vengono trattate come una questione di genere, la responsabilità è del singolo.
L’Italia e San Marino hanno proceduto con la ratifica della Convenzione ILO 190, ma in Europa il gender gap nel mondo del lavoro è ancora forte. In media le donne hanno un reddito del 35% minore rispetto agli uomini a causa del lavoro part time e delle interruzioni per assolvere gli obblighi di cura. Anche le pensioni sono minori e le donne sono quelle più a rischio povertà in età adulta.
L’evento è stato anche un’occasione per parlare della campagna di raccolta fondi #DallaBaseAllaCima, di cui presto sveleremo i risultati. La raccolta è stato organizzata da Iscos per sostenere le donne che intraprendono percorsi di formazione, avviano attività, difendono il proprio territorio, si mobilitano per la parità dei diritti in Albania, Bosnia Erzegovina, El Salvador, Marocco, Pakistan, Perù, Senegal e Italia.
Il seminario è stato organizzato insieme a Nexus Emilia Romagna, VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, Progetto Sud, NCEW (National Confederation of Eritrean Workers), con il sostegno di CGIL e Cisl Emilia Romagna nell’ambito del progetto “Consigli delle Donne: modelli, abilità e voce per una società giusta in Eritrea” finanziato dall’Unione europea.