Il progetto quadriennale “Safe Bridges for Migrant Workers: pilot initiatives in Moldova and Ukraine”, cofinanziato dalla Commissione Europea e conclusosi nel 2011, è stato svolto in partenariato con le Confederazioni sindacali Ucraine (FPU e KVPU) e le Federazioni di settore (costruzioni, educazione e chimici) in Moldavia. Due paesi strategicamente importanti nell’ambito del fenomeno migratorio: dal 2005 al 2010, i migranti provenienti da Ucraina e Moldavia sono aumentati, secondo i dati dell’ISTAT, rispettivamente dell’86 e del 178 per cento.
L’iniziativa ha voluto costruire e sperimentare un modello legale di migrazione per lavoro dall’Ucraina e dalla Moldavia verso l’Italia, con l’obiettivo di tutelare i diritti fondamentali dei lavoratori migranti e contrastare così i fenomeni di traffico illegale e di sfruttamento.
Il progetto ha quindi rafforzato i canali d’informazione preventiva verso i potenziali lavoratori migranti direttamente nel paese d’origine. L’orientamento preventivo rappresenta uno strumento indispensabile per facilitare una migliore integrazione nel paese di destinazione.
Pertanto sono stati attivati ed attrezzati 20 infopoint in Ucraina e 10 in Moldavia che forniscono servizi specifici di assistenza ai potenziali migranti. I punti d’informazione sono ubicati principalmente nelle sedi territoriali delle organizzazioni sindacali partner del progetto e sono gestiti da 60 operatori selezionati dalle organizzazioni sindacali sulla base di caratteristiche e professionalità definite dal progetto stesso.
Il libro realizzato a conclusione del progetto, “L’impegno del sindacato per la governance della migrazione”, fornisce un’ampia documentazione sulla situazione preesistente e sui risultati raggiunti dall’azione e contiene importanti contributi dei partner e di altri attori coinvolti fra cui i sindacati di Ucraina e Moldavia, IAL Friuli Venezia Giulia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Italiano, FILCA CISL e Obiettivo Lavoro.
L’impegno del sindacato per la governance della migrazione