Già prima del devastante sisma del 12 gennaio 2010, l’80% della popolazione haitiana viveva sotto la soglia di povertà, il 55% versava in condizione di povertà estrema mentre il 54% della popolazione attiva, pari a 1,5 milioni di persone, era senza impiego.
Attualmente, dopo il terremoto, si registra un livello di disoccupazione ancora superiore. Le istituzioni sono spesso poco presenti, la corruzione è alta, manca un vero dialogo sociale tra le parti, la libertà sindacale e la contrattazione collettiva sono quasi inesistenti. Le promesse fatte dalla comunità internazionale, a seguito della spinta emotiva data dal terremoto, sono state largamente disattese.
Consapevole di questa situazione, ISCOS ha avviato un percorso, oltre che di ricostruzione, di democrazia e diritti. Un percorso condiviso, concretizzatosi nel 2011 e proseguito nel 2012, basato sulle linee guida definite nella “Trade union road map for the reconstruction”, elaborata ed approvata dalla comunità internazionale dei sindacati, ivi compresi quelli haitiani, durante la Conferenza CSI–CSA di Santo Domingo nel 2010.
Il progetto, “Better work for a decent reconstruction”, cofinanziato da Solidar e Regione Toscana, è stato avviato da ISCOS in collaborazione con Progetto Sviluppo-CGIL, Progetto Sud-UIL, ARCS-ARCI e AUSER.
L’azione punta a migliorare concretamente le condizioni lavorative e di vita di chi opera nell’economia informale di Haiti, rafforzando le organizzazioni sindacali, supportando l’accesso di lavoratrici e lavoratori ai sistemi di protezione sociale, sostenendo la generazione di lavoro dignitoso attraverso la formazione professionale e tecnica per l’inserimento lavorativo e per l’aumento del reddito dei beneficiari. L’obiettivo è quello di supportare un modello di ricostruzione, al pari del lavoro, “decente”, in quanto occasione unica per Haiti di accedere a una compiuta democrazia anche sul piano economico e sociale.
In Solidarity With Haiti by SOLIDAR