Nell’ottobre del 2005, un forte terremoto, con una magnitudo del grado Richter 7.6, causò oltre 70.000 morti e quasi altrettanti feriti nel solo Pakistan. L’epicentro era nella regione del Kashmir. La regione, già provata dalla decennale contesa per la sovranità fra India e Pakistan, subì gravissimi danni, strutturali ed umani.
ISCOS intervenne nel paese a seguito del cataclisma, per portare solidarietà ai suoi abitanti ed aiutarli nella ricostruzione. A distanza di anni, gli effetti del terremoto, a cui si sommarono in seguito i danni delle alluvioni del 2010, sono ancora ferite aperte per la popolazione. Alcune delle strutture dei centri abitati più periferici non sono state ancora riabilitate.
La Basic Health Unit del villaggio di Jaglari, nella regione di Bagh, era una di queste. Due azioni concorrenti per il miglioramento dei servizi sanitari, già in corso grazie al cofinanziamento della Cooperazione Italiana, si sono concluse portando alla riabilitazione della clinica. La prima azione si è occupata della costruzione di una nuova struttura, dotata di sala parto. La seconda si è concentrata sulla fornitura di arredamenti ed equipaggiamenti medico sanitari e sulla formazione di personale medico e paramedico. La clinica, ora in funzione a pieno regime, fornisce, ogni anno, assistenza a circa 230 madri/figli che possono usufruire di una struttura moderna ed efficiente con personale medico e paramedico qualificato e competente.
La scuola di Shahoter, nel villaggio di Balakot, era fra gli edifici non ancora ricostruiti. Subito dopo il terremoto, alcune tende avevano sostituito la struttura scolastica e i maestri tenevano le lezioni ai bambini del villaggio all’aperto. L’intervento attuato nel 2010 da ISCOS, cofinanziato dalla fondazione britannica TUC (Trade Union Congress) AID, ha permesso la ricostruzione della scuola che oggi garantisce l’accesso all’istruzione primaria a 200 bambini.