Istituito nel 2005. Il premio è organizzato da Jus Vitae Onlus, Cisl e Brass Groop, con l’adesione del Presidente della Repubblica; è un evento importante dedicato alla memoria del sacerdote siciliano ucciso dalla mafia e che è stato proclamato Beato.
Un uomo e un cristiano, Padre Puglisi, la cui vita è stata testimonianza vera, esempio di come ognuno di noi può scegliere di dare il proprio contributo per rendere più bello e migliore il mondo e la società in cui viviamo.
Ispirandosi a questa testimonianza, la manifestazione ha lo scopo di premiare coloro i quali nei propri settori professionali si sono distinti nel diffondere e nel promuovere, con onestà e scelte di vita a volte coraggiose, la cultura della legalità nelle sue svariate sfaccettature.
Il premio ogni anno è dedicato alla inviolabilità ed alla promozione dei diritti dei bambini, contro ogni sfruttamento e privazione della dignità umana nelle aree geografiche dove ogni violazione viene perpetrata.
L’XI Edizione del Premio che si è svolta il 15 dicembre 2015 alle ore 21, presso Il Teatro Jolly di Palermo, è stata dedicata alla memoria di Aylan, il bambino di tre anni nato a Kobane, nel nord della Siria, morto annegato nel tentativo di raggiungere l’Europa, e ha assegnato il Premio a personalità di diverse parti del mondo che hanno avuto a che fare con tematiche come l’immigrazione, la difesa dei diritti e contro qualunque forma di discriminazione, la violenza sulle donne e i minori a rischio.
Tra gli altri è stata premiata l’Associazione cinese Yirenping che è una delle associazioni cinesi con cui l’ISCOS (Istituto di Cooperazione Internazionale promosso dalla Cisl) collabora da anni, per le attività in sostegno della società civile, per la difesa dei diritti umani e dei lavoratori, con il supporto e il cofinanziamento della Unione Europea.
Nella motivazione per l’assegnazione del Premio Internazionale “Beato Padre Pino Puglisi” all’Associazione Cinese Yirenping si legge: “Per l’impegno profuso nella difesa dei diritti delle persone disabili e dei soggetti svantaggiati e vulnerabili, come i lavoratori migranti interni, i bambini, le persone affette da HIV/AIDS, per la parità di genere, contro la violenza domestica, contro le discriminazioni sul lavoro e per il duro prezzo che i componenti dell’Associazione Cinese Yirenping stanno pagando con la detenzione e con vessazioni della polizia”.
Ha ritirato il Premio Yang Zhanqing, nato nel 1977 nella città cinese di Zhengzhou, impegnato da anni nell’associazione che è stato accompagnato da Laura Battistin, cooperante volontaria in Cina di ISCOS, la quale è stata premiata a Roma lo scorso 4 dicembre dalla FOCSIV quale Cooperante europea per l’anno 2015.
“Per noi ha una grandissima importanza il riconoscimento del Premio Puglisi – ha dichiarato Yang Zhanqing nel ritirare il Premio – soprattutto in questo delicato momento, ed è una grande spinta ed incoraggiamento a proseguire la missione di Yirenping su questa strada”.
“E’ estremamente importante che si parli del nostro impegno, che si parli della tutela dei diritti, serve sempre una maggiore conoscenza da parte della società civile, ma anche le istituzioni, l’Europa, l’Italia, dovrebbero fare pressioni sulla Cina affinché rispetti quei diritti che ha promesso di tutelare in accordi internazionali”.
Il 2015 è stato, infatti, un anno estremamente difficile per tutta la rete degli uffici di Yirenping, iniziato a marzo con la detenzione di cinque ragazze impegnate nella difesa dei diritti delle donne. A giugno anche Yang Zhanqing è stato detenuto per circa un mese assieme al collega Guo Bin, con l’accusa di “operazioni di business illegali” per la pubblicazione di riviste no-profit sulla lotta alla discriminazione. Parlarne sempre e comunque, diffondere i messaggi contro le discriminazioni, è l’unico valido sostegno per l’associazione Yirenping.