Cari Amici e Sostenitori dell’ISCOS,
la nomina a Presidente dell’Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo, promosso dalla Cisl, ha suscitato in me sentimenti intensi, ancorché diversi tra loro, che trovano giustificazione nell’importanza della missione dell’Istituto, nella sua storia, nella sua molteplicità dimensionale: sociale, economica, politica, organizzativa e, soprattutto, umana.
L’Istituto sindacale per la cooperazione internazionale che sono stato chiamato a condurre, in trent’anni di attività dalla sua fondazione, grazie al sostegno del suo Promotore ed all’impegno delle donne e degli uomini che in esso hanno operato ed operano, ha tentato di realizzare concretamente, al di fuori degli stretti confini nazionali, il messaggio e l’idea che hanno fondato e continuano ad animare la CISL: la tutela della dignità della persona umana attraverso la difesa del diritto al lavoro, alla giustizia sociale, all’assistenza ed alla previdenza, alla costituzione di libere organizzazioni sindacali democratiche, alla rappresentanza dei lavoratori ed al loro coinvolgimento nella gestione e nel possesso dei mezzi di produzione (cfr Statuto CISL). Questa considerazione, da sola, basterebbe a indurre chiunque all’umiltà, all’impegno, al lavoro quotidiano e a quello, anche più impegnativo, di partecipare alla costruzione del futuro.
Esiste un Mondo nel quale ISCOS e CISL si collocano. Un Mondo sempre più complesso, problematico, bisognoso di cure. Un Mondo dove alcune forze continuano ad operare senza limiti e confini ed altre, più nobili, utili e necessarie, continuano ad incontrare ostacoli e difficoltà quasi insormontabili. Così, come è più facile comunicare, raggiungere, avvicinarsi, è ancor più facile condizionare, deportare, colpire, inseguire…
Se, poi, l’analisi si concentra sul principale ambito della nostra missione – il Lavoro – ci si rende conto che, paradossalmente, modernità e progresso non sempre sono foriere di opportunità e crescita ma, al contrario, di nuove forme di sfruttamento, povertà, vessazione.
La Cooperazione internazionale interpretata in chiave sindacale ha ancora un senso, una finalità; ed è per questo che la CISL rinnova il suo impegno nella realizzazione di una concreta solidarietà fra lavoratori.
Con i limiti propri di chi si avvicina per la prima volta e con il dovuto rispetto verso il lavoro fatto, vorrei delineare per sommi capi le linee principali che dovranno caratterizzare questo nuovo corso dell’Istituto, dopo averle condivise ed approfondite con l’Amico Renzo Bellini – al quale va il mio più sentito ringraziamento per il lavoro svolto fino ad oggi e per come egli ha saputo interpretare il ruolo di Presidente: Gentilezza, Serietà, Competenza, Umiltà. Un esempio.
Ritengo quindi necessario riprendere fin d’ora alcuni dei principali inderogabili indirizzi che conseguono dal rinnovato impegno della CISL, dal mutato (o mutante) contesto nel quale muove la Cooperazione, dalla situazione economica, politica e sociale nazionale, europea e internazionale.
Cambiare per migliorare: essere più efficienti è la precondizione per una maggiore efficacia dell’ISCOS, sia sul piano dell’azione esterna, sia interna. Il cambiamento che dobbiamo perseguire dovrà valorizzare quanto di meglio già sappiamo fare, ma anche individuare i nostri punti deboli, i nostri margini di miglioramento. In altre parole: Cambia la CISL, nel suo sforzo di miglioramento. Con altrettanto impegno e determinazione cambia l’ISCOS.
Scegliere per fare di più: l’ISCOS vanta una tra le più diffuse presenze nelle principali aree di intervento. Se potessimo programmare le future iniziative in funzione della “mappatura dei Bisogni” incrementeremmo ulteriormente la nostra presenza. Ma, a causa dell’assottigliarsi delle risorse a disposizione, di cui tutti siamo consapevoli, dovremo concentrare i nostri sforzi in un ambito più limitato, per evitare dispersioni, e sulla base di una scala di priorità nella quale incasellare Paesi e Progetti, al fine di fare le scelte più opportune per un’azione sempre più incisiva.
Sono ben consapevole di quale impegno comporta tentare di realizzare anche una sola parte di questi obiettivi, condivisi con la CISL, e ciò sarà possibile solo con la convinta partecipazione di tutti.
Sono fiducioso che, anche grazie al vostro sostegno, saremo all’altezza della sfida, delle attese, della nostra storia e, soprattutto, del bisogno di giustizia, di pace, dignità delle donne e degli uomini che, grazie all’ISCOS, nel Mondo, potranno sentire la CISL e i lavoratori italiani al loro fianco.
Continuate a seguirci e sostenerci.
Con sincera fraternità, grazie a tutti voi
Mario Arca